Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi)
Importo contributo ricevuto: 10.000€

125263760_3586975688033745_1401424757152071285_nNell’anno sportivo 2019-2020 il progetto “Nello sport, tutti diversi, tutti insieme” ha visto il coinvolgimento di un alto numero di partecipanti: 75 Atleti con disabilità intellettiva certificata, 60 volontari che hanno affiancato le persone con disabilità nelle attività, sia sportive che ricreative, 150 tra famigliari e simpatizzanti. Le attività relative al progetto hanno avuto il supporto di 15 Istruttori (Tecnici laureati SUISM) che hanno guidato le varie discipline sportive. Hanno inoltre collaborato 4 Operatori Sanitari per attività di formazione volontari, supporto psicologico alle famiglie e visite medico-sportive dei ragazzi disabili.
Le attività sportive proposte da settembre a febbraio nell’ambito del progetto sono state: la ginnastica artistica e ritmica, l’MATP (Motor Activity Training Program – programma completo di attività motorie e ricreative per persone con disabilità fisiche e sensoriali finalizzato allo sviluppo delle abilità motorie residue di ciascun individuo), il nuoto (corso base, intermedio e avanzato), l’atletica, il calcio a 5 unificato (dove giocano 3 atleti disabili e 2 partner), la pallacanestro unificata (dove giocano 3 atleti disabili e 2 partner), il bowling, il golf.
Nell’attività del venerdì sera si sono alternati i balli di gruppo, lo zumba e i balli del sud, consentendo ai partecipanti di cimentarsi in balli con ritmi diversi.
A seguito dell’emergenza sanitaria, che ha pesantemente colpito il nostro Paese a partire dal mese di marzo, tutte le attività e gli impegni che garantivano un’importante scansione della quotidianità nei rapporti extra-famigliari sono stati interrotti. Le settimane trascorse in casa, le abitudini cambiate, l’incertezza della situazione hanno determinato un forte smarrimento nelle persone con disabilità e nelle loro famiglie.
Nonostante ciò, grazie agli strumenti tecnologici che sono ormai di uso comune, l’Associazione è riuscita a garantire un contatto con un gran numero di atleti e di volontari.
Con la chiusura di tutti gli impianti sportivi le attività in presenza sono state sostituite da lezioni on-line tramite la piattaforma Google Meet, nei mesi di aprile e maggio. Oltre ad esercizi sportivi da svolgere in sicurezza a casa, sono state organizzate attività extra sportive, in modo da creare ulteriori momenti di incontro nell’arco della giornata: un laboratorio di musica e lettura, un laboratorio di teatro, un laboratorio di enigmistica, uno spazio di condivisione per chiacchierare in compagnia e un laboratorio di attività manuali. La modalità “da remoto” ha consentito ad un alto numero di atleti e di volontari di rimanere in contatto nonostante le restrizioni in atto.
A maggio i tecnici hanno colto la proposta di Special Olympics di partecipare agli Smart Games: giochi sportivi da svolgere in sicurezza da casa, che hanno sostituito l’evento nazionale programmato per giugno e cancellato a causa della pandemia. Gli Smart Games hanno rappresentato un importante obiettivo da raggiungere per tutti gli atleti e i partner e sono stati possibili grazie al coinvolgimento dei tecnici, dei volontari e delle famiglie.
A giugno le attività sportive sono state sostituite da attività da svolgersi all’aperto per consentire il distanziamento interpersonale e quindi lo svolgimento in sicurezza per tutti i partecipanti: passeggiate, yoga nei prati, biciclettate.